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Recensione n°50: "Padolini e la musica, la musica e Pasolini" di Claudia Calabrese

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    Recensione n°50 - Sezione #libri Titolo : “ Pasolini e la musica, la musica e Pasolini ” di Claudia Calabrese Editore : Diastema (2019) La mia valutazione : 3 su 5 Lettore di riferimento : per molti, ma non per tutti 4^ di copertina : … vorrei essere scrittore di musica , scrive nel ’66 Pasolini nella sua autobiografia in versi. L’idea è che la musica sia l’unica azione espressiva/forse, alta, e indefinibile come le azioni della realtà . Claudia Calabrese pensa il suo intenso studio a partire da questa confessione e s’incammina nell’opera e nella vita del poeta che sente musica e suoni come “segnali dell’esistenza” e rivelatori di profondità. Dagli esordi friulani, alla stagione romana, al cinema, Pasolini in ascolto continua la sua ricerca, fino a quando la “rivoluzione antropologica” stravolge l’anima e la realtà ed egli confida: vorrei essere scrittore di musica . Non a caso, nella stessa poesia, aveva detto: in quanto poeta sarò poeta di cose. / … non c’è altra poes

Recensione n°49: "Il musical americano da Broadway a Holliwood" di Walter Mauro

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    Recensione n°49 - Sezione #libri Titolo : “ Il musical americano da Broadway a Hollywood ” di Walter Mauro Editore : Newton & Compton (1997) La mia valutazione : 5 su 5 Lettore di riferimento : per tutti 4^ di copertina : Dal primo spettacolo (1866) fino al tramonto, verso gli anni Sessanta, la vicenda del musical americano – tornato di recente in auge con Evita di Alan Parker e Tutti dicono I love you di Woody Allen – ha attraversato la storia del costume degli Stati Uniti, con i suoi colori, le sue suggestive coreografie, le sue canzoni, molte delle quali hanno rappresentato per tanti anni e rappresentano ancora oggi, unpunto fermo nella storia della musica leggera. Walter Mauro accompagna il lettore in questa affascinante avventura culturale in cui il mito americano si è rispecchiato, con risultati il più delle volte, di particolare coinvolgimento, anche per merito dei grandi protagonisti del genere: Fred Astaire e Ginger Rogers, Frank Sinatra e Judy Garland, Gersh

Recensione n°48: "Il Mozart nero" di Luca Quinti

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  Recensione n°48 - Sezione #libri Titolo : “ Il Mozart nero ” di Luca Quinti Editore : Diastema (2^ edizione 2020) La mia valutazione : 5 su 5 Lettore di riferimento : per tutti 4^ di copertina : Uno spadaccino di prim’ordine, praticamente imbattuto. Un violinista di rara abilità, elogiato dai musicisti contemporanei che gli dedicarono le loro opere. Un geniale compositore, la cui originalità all’epoca venne ammirata al punto da esibirsi regolarmente alla corte di Maria Antonietta a Versailles e nei migliori salotti musicali. Un direttore d’orchestra, che guidò le orchestre più prestigiose di Parigi, arrivando a collaborare con Haydn nell’esecuzione di alcune delle sinfonie più famose. Un colonnello valoroso in guerra contro i nemici della Rivoluzione Francese, che cercavano di riportare la monarchia. Ma anche uno schiavo o, meglio, un mulatto, figlio di un bianco e di una donna di colore e per questo invidiato, spesso oltraggiato, vittima del razzismo che già all’epoca se

Recensione n°47: "Monteverdi" di Domenico de' Paoli

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  Recensione n°47 - Sezione #libri Titolo : “ Monteverdi ” di Domenico De’ Paoli #Monteverdi Editore : Rusconi (1979) La mia valutazione : 4 su 5 Lettore di riferimento : per tutti 4^ di copertina : Nella storia del madrigale, così come in quella dell’opera, Monteverdi occupa un posto importante, eppure non fu mai un inventore nell’accezione più sensazionale del termine. Prese dai predecessori e dai contemporanei tutto ciò che poteva servire al suo scopo, poi si compiacque di applicarvi se stesso e le profonde idee maturate in lunghe meditazioni … Il segno del suo genio è un accento vivificatore, che molto spesso va a cadere sui vocaboli più ordinari. La mia recensione Libri recenti sulla biografia di Monteverdi non abbondano. Ecco la ragione per la quale presento questo testo di De’ Paoli del 1979, che mi pare conservi ancora molte ragioni d’interesse, soprattutto per il musicofilo. Per cominciare le quasi 600 pagine del libro sono scritte con chiaro intento divulgat