Recensione n°18 - Berio Intervista sulla musica
Recensione n°18 - Sezione #libri
Titolo: Berio - Intervista sulla musica a cura di Rossana Dalmonte
Editore: Laterza (1981)
La mia valutazione: 5 su 5
Lettore di riferimento: musicofilo
4^ di copertina: Berio spalanca con limpida vena divulgativa la "bottega" del compositore e chiarisce con vigore polemico le proprie idee ed esperienze artistiche, affrontando tutte le tematiche della vita musicale nella società contemporanea.
Ne scaturisce un panorama chiaro e accessibile della musica postdodecafonica - dall'esperienza "seriale" e "concreta" alle elaborazioni elettro-acustiche ed elettroniche -, aperto al folklore come alle "eterofonie", al jazz come alla canzonetta. Dall'analisi delle nuove tendenze espressive e delle innovazioni tecnologiche emerge l'invito a una grande libertà d'ascolto della musica.
La mia recensione
La figura di Luciano Berio (1925-2003), tra i principali compositori italiani del secolo scorso, pare essere stata precocemente offuscata dal passare dei decenni.
Questo piccolo volume, parte dei Saggi Tascabili Laterza, può contribuire a ricordarne la figura a chi lo ha conosciuto in attività e a coloro che non ne hanno potuto seguire "in diretta" l'evoluzione creativa.
L'indice prevede 6 interviste così intitolate:
- Cos'è oggi la musica
- Da Oneglia agli USA
- L'esperienza "seriale"
- I giovani musicisti
- Il mestiere del compositore
- In margine alle note
Facendo la tara dall'inevitabile obsolescenza di alcune prese di posizione che nel 1981 avevano un senso e che oggi possono essere considerate in prospettiva storica, la lucidità di analisi di Berio colpisce sempre.
Qualche citazione, tratta del volumetto, per "entrare" in media res: "la musica in ogni caso non è un oggetto, ma un processo (...) la ricerca di un confine che viene continuamente rimosso".
""Più semplice e monodimensionale è il discorso musicale e più diffuso e immediato è il suo rapporto con la realtà quotidiana. Più concentrata e complessa è la struttura musicale, più concentrato e selettivo è il suo rapporto sociale, mentre molteplici sono i suoi significati".
Nell'intervista "Il mestiere del compositore" Berio spiega il suo modo di concepire le opere e parla di alcune delle sue famose "sequenze".
Una lettura utile sia per gli interpreti che per coloro che vogliano ascoltarle (o riascoltarle) in un'ottica, quella di colui che le ha create, certamente utile per comprenderne le sfaccettature intellettuali, oltre che musicali.
Copyright Diego Minoia
Un'intervista a Luciano Berio del 2001
Visita il mio sito personale www.diegominoia.it
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