Recensione n°15 - Giuseppe Mazzini e la musica della Giovane Italia di Stefano Ragni
Titolo: "Giuseppe Mazzini e la musica della Giovane Italia" di Stefano Ragni
Editore: Guerra Edizioni (2008)
La mia valutazione: 5 su 5
Lettore di riferimento: per tutti
4^ di copertina: non presente
La mia recensione
La figura di Giuseppe Mazzini è nota a chiunque abbia, anche solo superficialmente, studiato la Storia dell'Italia risorgimentale.
Politico idealista e utopico, costretto all'esilio ma sempre in contatto con la realtà culturale del suo tempo.
Se il "politico" Mazzini è da tutti conosciuto, forse non tutti sanno che egli fu anche filosofo e critico letterario e musicale (nonchè abile chitarrista ed esegeta dello strumento).
Tra i suoi scritti di argomento musicale emerge "Filosofia della musica".
Nel suo interessante libro "Giuseppe Mazzini e la musica della Giovine Italia" Stefano Ragni (diplomato in pianoforte, composizione e direzione di coro, nonchè laureato in filosofia teoretica) ci fa entrare nel clima culturale dell'epoca, mostrandoci un Mazzini appassionato melomane e in decisa polemica con il conservatorismo dell'epoca.
A differenza di altri personaggi fondamentali dell'epoca (Cavour e Garibaldi per esempio) che non si interessavano di musica, Ragni sottolinea la competenza musicale di Mazzini, giungendo a dire che "Saprà dire cose che anni più tardi ribadirà anche Wagner".
Tra i rapporti di Mazzini con i musicisti italiani dell'epoca spicca quello, invero non fruttuoso, con Giuseppe Verdi, incontrato a Londra nel 1847 dopo aver ascoltato "I due foscari" e "I Masnadieri".
In una lettera alla madre scrisse solamente: "Ho veduto Verdi il compositore".
Eppure il comune interesse per i libri di Scott e per il movimento romantico, visto da Mazzini come punto di partenza verso il progresso e il risorgimento avrebbe dovuto avvicionarli.
Ecco cosa scrive Mazzini a proposito: "Dal momento che è cominciata a spirare "l'aura del risorgimento", il romanticismo, reso più baldanzoso dalla luce del Genio, ha iniziato il suo percorso di inarrestabile progresso".
In conclusione, questo di Stefano Ragni è un libro che ci svela aspetti di Mazzini che i libri di Storia trascurano.
Copyright Diego Minoia
Forse non tutti sanno che Giuseppe Mazzini scrisse un breve testo di Filosofia della musica e che suonava la chitarra. Ecco una lezione tenuta all'Università per stranieri di Perugia da Stefano Ragni, in occasione della commemorazione del 150° anniversario della morte del patriota genovese.
Ecco la chitarra di Giuseppe Mazzini, suonata da Jose Scanu
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